Il curriculum vitae oggi: scelta efficace o perdita di tempo?

Molto spesso ci si interroga su quanto possa essere ancora utile "perdere tempo" a scrivere ed inoltrare il proprio CV. Il numero di invii a vuoto, difatti, potrebbe facilmente far protendere verso la sua inutilità. In altri casi, potrebbe invitare a riflettere sull'efficacia del nostro documento e se ci stiamo semplicemente accontentando di aver prodotto un documento "accettabile".

Proviamo a far chiarezza.

Il candidato deve disporre sempre di un curriculum aggiornato e mirato perchè è il principale strumento conoscitivo per un potenziale datore di lavoro, che altrimenti non potrebbe avere un'idea concreta sul nostro percorso, se non per "sentito dire". Anche se consideriamo il classico passaparola, prima o poi il proprio curriculum potrà esser tornare utile.  

cv passaparola

Ragionare in modo proattivo, significa non aspettare che questo momento prenda in contropiede, dotandosi il prima possibile di un CV efficace, ancora prima del necessario.

Come dichiarato da una ricerca dell' ISFOL (ente di ricerca del Minestero del Lavoro), il secondo mezzo più potente in assoluto per trovare lavoro in Italia, dopo la conoscenza diretta (sviluppabile tramite azioni di networking), è l' autocandidatura

Questo metodo può seguire due maniere a seconda del caso. Il primo consiste nel proporre la propria candidatura (Cv + lettera di presentazione) nella sezione "lavora con noi" presente nei siti delle aziende, il secondo è quello di presentarlo direttamente a mano dal possibile datore di lavoro.


In questi casi, la fretta può aumentare la possibilità di commettere errori sul CV dovuti ad una rilettura superficiale o ad una mancata calibrazione rispetto il target. Attenzione e calibrazione devono essere i principi guida, per combattere alcune disattenzioni "classiche" in tema di Cv. Tra tutti troviamo i copia-incolla impiegati per scrivere alcune parti del CV (come le competenze), o l'adozione di un formato superato (Cv europass o europeo), quando non specificatamente richiesti. 

Basta prendere questi semplici elementi ed aggiungere la notevole concorrenza per qualsiasi posizione per capire che occorre uno sforzo maggiore per emergere. 

L'opinione dei recruiter italiani sul CV e su Linkedin

 

Per dar forza alle parole precedenti, ho raccolto alcune opinioni significative sul tema del curriculum rilasciate direttamente da professionisti del settore, come: Silvia Bernardi (QJOB), Federico Bresciani (Lyreco Italia), Maria De Vita (MConsulting), Sara Lombardi (One4), Anna Romano (Kelly Scientific Resources), Sara Rossi (Setter), Luca Sartelli (CIR food), Nicoletta Zanetti  (Talent's Angels).

 

Gli spaccati delle interviste, introducono anche all'importanza del profilo Linkedin, trattato approfonditamente nella nostra sezione dedicata.  

 

 

"dubito che si potrà fare a meno del CV in futuro, perché rimarrà comunque il primo biglietto da visita con cui approcciarsi alle aziende che ricercano personale"

 

"me lo immagino più sintetico, con meno parole, basato sulle logiche dell’infografica e contenente alcuni link a materiale multimediale di approfondimento"

 

"Penso che il CV sia il biglietto da visita di ogni candidato e deve trasmettere chiarezza"

 

"Per un HR analizzare come il candidato ha deciso di elaborare il suo documento ufficiale di presentazione resterà sempre fondamentale"

 

"Quando noi recruiters agganciamo un profilo (LinkedIn) è perché è interessante ma anche curato nei dettagli, ogni volta però andiamo a chiedere il curriculum vitae al candidato per un ulteriore approfondimento"

 

"Il ruolo del CV, oggi, rimane quello di dare una prima idea all'azienda della propria professionalità e competenza, permettendo l’incontro con il selezionatore"

 

"Una volta individuato il candidato ideale, allora mi faccio inviare il CV e mai viceversa"

 

"Se scritto in modo efficace rappresenta l’integrazione tra percorsi formativi, competenze ed esperienze professionali maturate e può diventare il “cavallo di Troia” per ottenere un colloquio di lavoro in azienda"

 

"Per il presente, il mio consiglio ai candidati è quello di continuare ad inviare i curriculum in risposta agli annunci in linea, dopo averli personalizzati, e nel contempo predisporre il proprio profilo nei social network per essere più visibili"

 

I nuovi obiettivi del Cv: tra ATS e la regola dei 6 secondi

 

La scrittura e l'impiego del CV è abbastanza cambiato nel tempo. Si è passati da un documento standardizzato nella forma e nei contenuti, ad un vero e proprio manifesto personale, con cui ci presentiamo a potenziali datori di lavoro o alla nostra comunità professionale (partner, clienti).

 

Lo scopo del CV, non è trovare un lavoro, ma quello di ottenere un colloquio e superare la delicata fase di screening. Per ottenere un lavoro devi ottenere l'intervista e la chiave è il tuo CV. Lo screening del cv è un metodo frequentemente impiegato per la prima selezione, per scremare le centinaia di candidature che giungono per una sola posizione. Conoscere qualcosa di più su questa prassi, aiuta a non incombere su alcuni errori che possono penalizzare in partenza la Persona.

Un curriculum impreciso, con un layout scadente, non calibrato sulla posizione per cui ci si candida è distinguibile da un'occhio esperto nel giro di pochi secondi e sarà quindi cestinato. Un famoso studio ha sfruttato la tecnologia Eye-Tracker (strumento che analizza i movimenti oculari per capire i meccanismi alla base delle decisioni), evidenziando che questo breve arco di tempo mediamente corrisponde a 6 secondi. Mediamente significa che il tempo può essere anche minore.

Lo studio ha rilevato anche che molto spesso il lettore si forma una primissima opinione del candidato, spostando molto rapidamente lo sguardo su alcune parti salienti. Se il profilo suscita interesse, si passa alla fase successiva: la lettura.

 

A questo punto, la domanda più utile da porsi mi sembra la seguente: 

quali sono le vie migliori di proporre il proprio CV?

Per rispondere credo che sia opportuno iniziare evitando due "classici" errori:

 

1. Utilizzare il CV meccanicamente, in modo reattivo alla candidatura, inviandolo sempre e solo in risposta ad alcuni annunci nelle varie sezioni "cerco ed offro lavoro", presenti nel web. Il CV può essere utilizzato in modi diversi, ancora prima che una posizione sia aperta, per esempio valutando un'autocandidatura;

 

2. Dotarsi di un CV per tutte le stagioni (CV generalista), senza impegnarsi per adattarlo alle esigenze della posizione e del lettore. In questo caso, sono molto frequenti (ed evidenti) sia i vari tentativi di copia-incolla, che il ricorso a termini che riducono l'efficacia (es: ottime capacità di leadership!).

 

I vantaggi di un CV efficace

Utilizzare il CV all'interno di una strategia di ricerca lavorativa attiva, significa adattare sistematicamente tutto il contenuto attorno alla specifica candidatura, provando a mettersi nella testa del selezionatore e del datore di lavoro. Mi riferisco alla necessità di formulare un documento che non sia solo una descrizione del nostro percorso formativo/lavorativo, ma che sia un mosaico dei nostri punti forti. In questo modo, la forza comunicativa sarà tale da far capire al volo chi siamo e come possiamo renderci utili lavorativamente. Per aumentare le probabilità di riuscita, è importante curare ogni dettaglio, perchè inviare il CV, spesso è il primo test utile per dimostrare la propria motivazione e voglia di fare. E' necessario, includere sempre una lettera di presentazione mirata, coerente con il proprio CV.

I rischi e gli svantaggi di un CV inefficace

  1. Se il tuo CV viene cestinato, il "ripescaggio" può complicarsi. Ciò significa correre il rischio di non potersi ricandidare per la stessa azienda o per una determinata offerta, forzandosi ad aspettare un tempo "fisiologico", per riproporsi (riapertura della stessa posizione o perfezionamento delle proprie competenze e conoscenze);
  2. Il tempo passato a ricercare un lavoro, inevitabilmente si allungherà, comportando frustrazione. Gli insuccessi derivati dal mancato ottenimento di una risposta di colloquio, e in generale di un lavoro, sono importanti fonti di stress, che possono attaccare l'autostima e la propria percezione di efficacia (self-efficacy, Bandura, 1997), appiattendo la propria proposità nel mercato del lavoro.

Se fino ad oggi il tuo CV non ha avuto il riscontro che pensavi, il tuo traguardo immediato sarà quello di presentarti come un candidato migliore nella prossima candidatura. Ciò è possibile, rileggendo i propri punti forza in chiave strategica, senza limitarsi ad elencare la lista dei propri lavori.

In tutti i casi, è doveroso ricordare che un cv efficace non garantisce l'ottenimento del colloquio. Il suo scopo è moltiplicare le proprie chance! Come? stimolando già nei primissimi istanti l'attenzione del selezionatore. 


Il servizio Restyling CV nasce per rispondere a questa esigenza offrendo un servizio innovavo e qualificato per l'ottimizzazione del curriculum vitae. Modelli e formati efficaci sono stati studiati appositamente per fornire le caratteristiche di un curriculum moderno.

Uno stile particolare è in grado di fare la differenza già nei primi due secondi e per esplorare subito questa possibilità, scopri cosa possiamo realizzare per te!

Riferimenti