Competenze relazionali, cosa sono?

Il concetto di competenza (skills), ampliamene studiato dalla Psicologia del Lavoro è divenuto di uso comune soprattutto in merito al Cv e al Curriculum Europeo.

 

Tra le varie sezioni troviamo infatti una parte dedicata alle competenze relazionali.

 

Interrogarsi sul significato delle proprie capacità e competenze relazionali, significa precisare sino a che punto siamo in grado di instaurare relazioni positive in un determinato contesto. 

 

Queste competenze, acquisiscono un ruolo determinante soprattutto per chi nel proprio lavoro si trova a stretto contatto con persone difficili (clienti, colleghi, capo, famigliari, utenti, alunni) e con emozioni molto forti, che a seconda del settore (sanità, scuola, educazione, commercio e vendita) richiedono alla Persona un'appropriata capacità di gestione.

In questi caso, le competenze relazionali assumono una sfumatura molto marcata nel proprio ruolo, ed è bene sottolinearle. A seconda dei casi, possiamo scegliere se inquadrare questi aspetti nelle nostre competenze professionali piuttosto che privilegiare le diciture:

  • competenze comunicative 
  • competenze relazionali o capacità e competenze sociali (sinonimi)

 

Le competenze relazionali, rientrano nella più ampia “famiglia” delle competenze trasversali, ovvero conoscenze, abilità e saperi che non si riferiscono tanto a un ruolo professionale specifico, né sono esclusive di un dato processo produttivo. Esse attraversano trasversalmente molti profili professionali, sia nelle modalità lavorative dell’industria e dei servizi, sia nelle attività imprenditoriali, sia infine nel settore dell’amministrazione pubblica dove la dimensione relazionale del lavoro ha assunto un’importanza centrale.

Tali competenze sono utili anche nel caso della progettazione di interventi di mobilità.

  

 

Per comprendere con maggiore chiarezza la portata di queste abilità personali, possiamo distinguere la competenza relazionale in due principali fattori, ovvero:

 

  • la capacità di comprensione di sé stessi, riferita alla capacità di saper "diagnosticare" correttamente le proprie emozioni e pensieri, osservano correttamente i propri comportamenti.  
  • l'orientamento personale verso un obiettivo, questa capacità, strettamente connessa alla gestione delle proprie emozioni, permette alla persona emotivamente intelligente, di dedicare le proprie risorse in direzione di uno scopo, evitando il più possibile stati mentali controproducenti, come la paura, la timidezza, lo sconforto o un ansia eccessiva. 

 

  

L'intelligenza emotiva (IE) è il principale indicatore delle competenze personali relazionali e comunicative.

 

Una Persona con un alto livello intelligenza emotiva è una persona che sa cogliere diversi segnali all'interno della comunicazione umana, come ad esempio i segnali offerti della comunicazione non verbale.   

 

Codifica delle espressioni facciali col metodo FACS (Ekman)

Essere capaci di interagire proficuamente con gli altri è un importante aspetto dell’intelligenza emotiva. Questa infatti va oltre la semplice comprensione di pensieri o stati d'animo.

Lo step successivo, se voglioamo è quello di saper utilizzare queste informazioni nelle interazioni e comunicazioni quotidiane. In ambito lavorativo saper costruire relazioni di qualità con i colleghi è importante sia per lavorare bene nel team di lavoro sia nella leadership per influenzare e ispirare gli altri.

 

 

Daniel Goleman rileva l’IE come un capacità personale composta da 5 competenze emotive chiave: consapevolezza, autocontrollo, motivazione, empatia e abilità sociali.

Intelligenza emotiva: consapevolezza

Goleman ritiene la consapevolezza come la principale competenza dell’intelligenza emotiva. 

Essere consapevoli significa essere capaci di identificare le proprie reazioni emotive, riconoscere i "tasti" caldi e i fattori in grado di scatenare le proprie emozioni (triggers).

Le persone consapevoli, sono quindi in grado di riconoscere la relazione tra ciò che provano e il modo in cui si comportano.

Per sviluppare la consapevolezza sulla tua intelligenza emotiva, proponiamo una consulenza psicologica specifica, per identificare il livello di IE su un ampio range di elementi.

 

Intelligenza emotiva: autocontrollo

L’autocontrollo è la capacità di resistere alle tempeste emotive che possono scatenarsi in risposta ad un determinato evento. Questa capacità è determinante per tutte le relazioni sociali, sia nella quotidianità che a lavoro.

Una buona capacità di autocontrollo permette alla Persona di essere flessibile, incrementando le proprie capacità di adattamento in contesti e situazioni nuove, attenuando eventuali conflitti. Le persone in grado di autocontrollarsi efficacemente, raramente attaccheranno gli altri verbalmente o prenderanno decisioni precipitose o emotive.  

L' autocontrollo è una capacità personale che permette a tuti i livelli di mediare i conflitti, prevenendo le varie fasi di escalation del conflitto, che possono rompere uno confronto, sin dalle prime fasi.

 

 

Intelligenza emotiva: motivazione

Quando parliamo di motivazione, distinguiamo due aspetti chiave: la motivazione estrinseca, dettata da circostanze e forzature esterne, e la motivazione intrinseca, la vera leva in grado di ispirare l'azione e il perseguimento di obiettivi, anche complessi.

Le persone emotivamente intelligenti possono attingere con maggiore facilità alle proprie risorse personali, auto motivandosi verso il raggiungimento dei proprie obiettivi. Afferrare con chiarezza i proprie processi motivazionali, permette di mantenersi motivati più a lungo e di motivare con più facilità anche le altre persone.

Saper motivare le persone o un team di persone è un’arte e che non va confusa semplicemente come una tecnica di persuasione. Il perno infatti è la capacità di sintonizzarsi sugli assetti motivazionali (drive).

 

Chi è emotivamente intelligente è in grado di ricercare con maggiore facilità lo stato di "flow", condizione ampiamente ricercata nella psicologia dello sport. Questa condizione è facilmente riconoscibile in tutte quelle situazioni che ci coinvolgono pienamente, assorbendoci in uno stato positivo, focalizzato sull'obiettivo o su un compito. Questo stato oltre a sostenere la performance, allontana la propria mente da stati mentali negativi, come l'ansia. 

 

Intelligenza emotiva: empatia

L’empatia è la capacità di leggere correttamente le emozioni negli altri e sapersi mettere nei loro panni. L’empatia va oltre al semplice riconoscimento degli stati emotivi degli altri. Include infatti il tipo di risposta che offriamo a queste informazioni. Riconoscere le emozioni altrui, permette ad una persona emotivamente intelligente di poter regolare adeguatamente il proprio comportamento, interpretando nel giusto modo le diverse dinamiche sociali anche nei luoghi di lavoro. Le capacità empatiche sono particolarmente rilevanti in tutti i contesti in cui è necessario implementare una comunicazione efficace, adeguata alle esigenze del contesto e del interlocutore.

Intelligenza emotiva: abilità sociali

Le persone emotivamente intelligenti propendono in maniera naturale a tirare fuori il meglio dalle altre persone. In molti casi il talento di queste persone le rende in grado di far sentire a proprio agio gli altri in loro presenza.

Un aspetto molto interessante è inoltre la capacità di riuscire a organizzare e mantenere un quadro generale positivo.

Alcune importanti abilità sociali in stretta connessione con il tuo QE, includono l’ascolto attivo, la comunicazione verbale, le abilità di leadershipcapacità persuasive, problem solving, capacità di team working e la capacità di entrare in un team nuovo.

Consulenza psicologica di Capitale Umano

In che misura la tua IE influenza la tua vita quotidiana e lavorativa? In quali degli aspetti tracciati da Goleman ti senti forte e in quali potresti migliorare? 

Per rispondere a queste domande proponiamo un test gratuito, dove puoi avere una prima infarinatura sulla tua IE. Se invece intendi esplorare approfonditamente il tuo profilo psicologico di IE, su un ampio numero di variabili ti proponiamo una consulenza mirata per misurare, e in seguito sviluppare questa competenza, scoprendo quali abilità relazionali sono realmente acquisite. Il valore aggiunto di quest'ultimo servizio è quello di esplorare ulteriori competenze trasversali che possono essere disfunzionali o ben sviluppate nel tuo profilo.

 

Capacità e competenze relazionali: cosa scrivere nel CV?

Il report dettagliato che riceverai ti permetterà di rispondere con più facilità e precisione alla classica domanda cosa scrivere sul curriculum? eventualmente potrai arricchire anche la sezione altre capacità e competenze in maniera mirata.


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